Chitarre Schecter

Schecter Guitar E-Music Store

Scopri le chitarre Schecter, con tutti i suoi modelli
Traditional, Diamond series , Route 66 e Custom Shop

La Schecter Guitar Research è un’azienda produttrice di chitarre e bassi elettrici, con sede negli Stati Uniti e in Giappone.

L’azienda, fondata nel 1976 da David Schecter, Herschel Blankenship e Shel Horlick, a Van Nuys in California,  inizialmente era adibita esclusivamente alla riparazione di strumenti elettrici e pezzi propri di svariato tipo, dall’hardware alle parti in legno.

La produzione di chitarre elettriche complete avviene nel 1979, con la costruzione di repliche delle Fender di quegli anni, costruite a mano da un Custom Shop, quindi altamente performanti e costose e vendute in modo molto esclusivo in tutto il territorio nazionale.

L’esclusività degli strumenti targati Schecter era data da alcune caratteristiche peculiari che distinguevano il marchio in quegli anni:

  • l’utilizzo di legni esotici per la costruzione dei body (koa, mogano, bubinga, padauk, zebrawood…) e dei manici (koa, acero figurato, cocobolo, pau ferro, purple heart…) degli strumenti, senza l’applicazione di una finitura solida coprente (e quindi il vantaggio estetico del legno “vivo” che gli strumenti portavano con loro). I manici erano composti da un singolo pezzo di legno, quindi senza l’incollaggio separato della tastiera;
  • l’hardware in ottone, al fine di incrementare la vibrazione delle corde, prerogativa propria di pochi costruttori dell’epoca;
  • pickups più potenti di quanto proposto da altri marchi, pur mantenendo un’alta dinamica sonora; tra questi il modello F500T utilizzato per un certo periodo dal chitarrista Mark Knopfler dei Dire Straits.

In quel periodo storico il marchio venne supportato e reso maggiormente noto da famosi endorser come Pete Townshend (the Who) cui la Schecter dedicò un modello, oggi riproposto dalla serie coreana Diamond, nota come “PT“, una Telecaster con due Humbucker, e il già menzionato Mark Knopfler

A questo periodo appartenevano anche i bodies delle chitarre in seguito usate da Nuno Bettencourt (chitarrista degli Extreme in seguito passato a Washburn) alla fine degli anni ottanta, e Gary Moore (famoso chitarrista che ha collaborato con band come Skid Row, Thin Lizzy, the Beach Boys, e , tra i tanti, con artisti come B.B.King, George Harrison, Ozzy Osbourne e Bob Dylan). 

È inoltre noto che Joe Perry, chitarrista degli Aerosmith, utilizzò una Traditional modificata (e recante la frase “Protest and Survive” marchiata a fuoco sulla paletta) durante gli anni 80, con cui registrò il brano Walk This Way con i Run DMC .

Anche Steve Lukather, chitarrista della celebre band Toto, utilizzò una Dream Machine in passato: la peculiarità dell’esemplare da lui posseduto era la finitura rossa che ricopriva interamente le parti legnose dello strumento (non solo il corpo dunque, bensì anche manico e tastiera), abbinata ad un battipenna in ottone, metallo di cui erano composte tutte le parti metalliche visibili (quindi tremolo, potenziometri, jackplate e meccaniche). Tale strumento fu utilizzato per la registrazione del celebre album della band Toto IV.

Nell’anno 1983 l’azienda fu venduta a un gruppo di investitori  a causa delle limitate vendite che stavano portando l’azienda al collasso (questo a causa dei prezzi imposti agli strumenti). 

Nel 1987 gli investitori texani vendettero la Schecter Guitar Research a Hisatake Shibuya, già allora possessore del marchio chitarristico ESP, che trasferì nuovamente la casa americana alla sede californiana restituendole il ruolo originale di marchio dedito alla costruzione a mano di strumenti di alto livello e in più implementandone un mercato più proteso alla produzione di massa, portando al vertice della ditta l’attuale presidente Mike Ciravolo, e denominando tale produzione “Diamond Series”.

Il successo della “nuova” Schecter Guitar Research arrivò grazie a gruppi che, in quel periodo, ebbero molta visibilità soprattutto per via della loro ampia esposizione telematica mediata dall’emittente MTV: fra questi vi erano Powerman 5000, Stone Temple Pilots, Alien Ant Farm, White Zombie, Papa Roach e gli Avenged Sevenfold. 

Nel 2013 il marchio cerca di espandere la propria line-up, incrementando il numero di modelli Diamond Series (con la riedizione di serie storiche ridisegnate, quali la Banshee) e di artisti signature,  e introducendo la “USA Production Series”, una serie di chitarre costruite nel Custom Shop mediante macchinari CNC.

Per l’adempimento di questo progetto fu chiamato ad unirsi al gruppo Schecter  il rinomato liutaio John Gaudesi, famoso per aver lavorato a sua volta in qualità di masterluthier presso la ESP, la Yamaha, la Valley Arts, collaborando con numerosi artisti quali George Lynch, Metallica, Slayer e costruendo un basso a 12 corde per il bassista Doug Pinnick.

I modelli presentati nel 2013 di produzione americana appartenenti alla U.S.A. Production Series, sono perlopiù riproposizioni di design già utilizzati dal marchio in passato, e vengono presentate con ampie possibilità di customizzazione.

Tra questi figurano:

  • Schecter Traditional: classico modello tipo Schecter Stratocaster, disponibile in configurazione S-S-S o H-S-S e con diverse colorazioni (una delle quali, il Candy Apple, si ispira chiaramente alla Schecter Strat rossa usata da Mark Knopfler nel live Alchemy.
  • Schecter PT: ripresa del design Pete Townshend settantiano già proposto nella Diamond Series
  • Schecter PT Vintage: telecaster dal design classico, in configurazione con un single coil al ponte ed un humbucker al manico
  • Schecter PT Exotic: la PT equipaggiata con legni esotici e top figurato
  • Schecter Contoured Exotic Top: modelli superstrat tipici degli anni ’90, con top in acero fiammato o marezzato, ponte Floyd Rose e configurazione H-S-S
  • Schecter California Custom Elite: modello inedito per la casa americana, nonché ispirato alle superstrat a doppio humbucker e singolo potenziometro (del volume) in voga a cavallo degli anni ’70 e ’80
  • Schecter California Custom Pro: analoga al modello Elite, ma con finitura solida, priva del top figurato
  • Schecter Sunset Classic II: simile ai modelli Diamond Series quali l’hellraiser, presenta configurazione H-H, compound radius, ponte floyd rose e giunzione bolt-on. Presente in versione 6 e 7 corde
  • Schecter Hollywood Classic: derivata dalla CS-1 custom shop masterbuild, è simile alla Sunset Classic II ma presenta costruzione Set Neck e paletta con finitura concomitante al body. Presente anche con ponte Floyd Rose.
  • Schecter Route 66: modello tipo Stratocaster disponibile il 6 versioni (Santa Monica, Chicago, Saint Louis, Amarillo, Santa Fe, Williams) sviluppate in esclusiva per il mercato italiano, tutte con body in Ontano e manico in Acero Roasted, meccaniche autobloccanti e tremolo a due pivot, ma differenti per scelta di configurazione pickup e legni della tastiera.
  • Schecter Signature Nick Johnston (famoso chitarrista e cantautore canadese): sette modelli Diamond (la linea standard di Schecter), di cui tre con configurazione Humbucker/single /single e quattro con i tradizionali tre single coil, con una colorazione dal forte richiamo vintage, tutti nominati col prefisso “Atomic”: Green, Frost, Snow e Coral.

La Schecter vanta numerosi musicisti come endorsers. 

Nel passato troviamo nomi come Mark Knopfler (Dire Straits), Pete Townshend (The Who), Ian Anderson (Jethro Tull), Yngwie Malmsteen, Billy Gibbons (ZZ Top), Lou Reed, Steve Vai, Nuno Bettencourt (Extreme), Ritchie Blackmore (Deep Purple), Joe Perry (Aerosmith), Prince, Jamie West-Oram (The Fixx), Gary Holt (Slayer)

Scott Gorham (Thin Lizzy), Andy Taylor (Duran Duran), Steve Lukather (Toto), Eddie Vedder (Pearl Jam), Peter Frampton, Dee Dee Ramone (Ramones), Jimmie Vaughan; 

nel presente musicisti come Tommy Lee (Mötley Crüe), Nikki Sixx (Mötley Crüe), Synyster Gates (Avenged Sevenfold), Zacky Vengeance (Avenged Sevenfold), Johnny Christ (Avenged Sevenfold), Robert Smith (The Cure), Porl Thompson (The Cure), Simon Gallup (The Cure), Robert DeLeo (Stone Temple Pilots)

Chuck Wright (Quiet Riot), Pat Badger (Extreme), Johnny Martin (L.A. Guns), Dez Cadena (Misfits), Robin Finck (Nine Inch Nails), Enrico Ruggeri, Federico Puleri (Vision Divine), Fabrizio Palermo (Enrico Ruggeri), Federico Poggipollini, Ed Sloan (Crossfade).

Segui i link per avere maggiori informazioni sul mondo Schecter

Link utili: Sito web Schecter

Video chitarre e Schecter Route 66 e le signature Nick Johnston

Gallery chitarre elettriche Schecter Custom Shop